Penzieri e Sentimenti

"Penzieri e Sentimenti" è una sagace, ironica e matura rivisitazione dei tradizionali temi delle raccolte poetiche di lingua napoletana dell’Ottocento e dei primi del Novecento. Le parole dolci rivolte a una ragazza, le rime sulla felicità, l’amore verso il proprio figlio oppure tematiche più impegnate come quelle relative alle poesie "O Parlamento", "A crisi", "Ll’Urdemo guaio" rivelano un mondo passato che per incanto si riverbera nel presente. E la luce che squarcia l’anima del lettore è fornita dall’elegante verso di Salvatore Torre, un verso elegante, garbato, spiritoso ma a volte tagliente. Un verso che non cede mai il passo allo stereotipo o all’oleografia e che si lascia attraversare da spunti malinconici, polemici o introspettivi. Il poeta non è in queste liriche il maestro dei sentimenti, delle emozioni, ma piuttosto l’antico giullare che scherzando con i suoi lazzi (pazzianno pazzianno) fa meditare su ciò che è dentro e fuori dell’uomo (penzanno penzanno) lasciando in chi legge nu poco e sentimento.

LE PRESENTAZIONI

Parte 1

Parte 2

Parte 3

Parte 4

Parte 5